"Licenziato per non aver ceduto al ricatto del green pass", in realtà punito per aver inceppato una macchina istituzionale fuori controllo, per aver risvegliato nelle coscienze di molti i valori della solidarietà e della fratellanza contro le logiche di una società atomizzata imposte con lo spauracchio della pandemia, una società ridotta a individui isolati e indeboliti dalla paura della morte, diffidenti l'uno dell'altro, intimiditi dalla minaccia della perdita del lavoro e dei propri diritti, ansiosi di esibire il lasciapassare e di protendere il braccio nell'atto di mendicare, supplici, la propria libertà. Stefano si è semplicemente opposto, col proprio corpo e la propria umanità, agli idranti del potere. In un momento cruciale ci ha rappresentati tutti, noi non disposti a cedere ai ricatti in cambio della sopravvivenza ed è ora punito dal sistema con accanito cinismo, come esempio per tutti coloro che osano dissentire. Per questo, non intendiamo lasciarlo solo: dimostriamo che il potere non potrà mai vincere perché dietro ogni uomo libero ce ne sono molti altri, c'è soprattutto la forza che deriva dalla loro coesione. Stefano non è stato reintegrato al lavoro ed è stato condannato al pagamento delle spese processuali. Il sindacato Di.Co.Si. Contiamoci e l'Associazione Contiamoci invitano tutti a manifestargli la propria concreta vicinanza e indicono una raccolta fondi a favore di Stefano e di tutti i lavoratori che hanno saputo dire NO, in modo che né lui né nessun altro debba pagare di persona per il proprio coraggio. Se colpiscono uno colpiscono tutti. PER DONARE CLICCA QUI Tutti insieme per Stefano o fai una donazione con bonifico INTESTAZIONE: CONTIAMOCI IBAN: IT 79 F 05696 11800 000002687 X35 BIC/SWIFT: POSOIT2115O CAUSALE: Tutti insieme per Stefano
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