Apprendiamo da fonti di stampa (ANSA) che il presidente della FNOMCeO dr. Filippo Anelli, in uno scatto d’orgoglio, rivendica l’autonomia della classe medica dalle scelte politiche, così come il rispetto dell’operato dei medici chiamati sempre ad agire secondo scienza e coscienza.
Tutto questo in aperta polemica con il Governo e a sostegno della decisione delle autorità sanitarie di far sbarcare i migranti presenti sulle navi delle Ong. A ruota e in toni analoghi si esprime anche il segretario del sindacato dei medici ANAAO, dr. Pierino Di Silverio.Costoro sono gli stessi che in questi ultimi due anni, e ancora in questi ultimi giorni, hanno impedito e impediscono ai medici di operare in scienza e coscienza, ne hanno conculcato l’autonomia e l’indipendenza, hanno supinamente condiviso qualsiasi scelta politica sulla gestione della pandemia, anche le più scellerate: nessuno può dimenticare la mancata assistenza ai malati di COVID-19 chiusi in casa con tachipirina e vigile attesa.
Costoro sono le stesse persone che ancora oggi auspicano, per i medici che non si sono sottoposti alla terapia genica, la discriminazione sui luoghi di lavoro, addirittura la radiazione qualora qualcuno fosse sorpreso a sconsigliare tale terapia ai propri pazienti, magari già colpiti da effetti avversi.
Gli iscritti ANAAO si chiedano dove era il loro sindacato quando venivano sospesi o demansionati. Dove era il presidente di tale sindacato che oggi testualmente afferma "esiste l’autonomia professionale del medico, che non può essere intaccata da altri fattori. Ritengo che il medico debba operare in scienza e coscienza secondo il giuramento fatto, perché non bisogna approcciarsi alla sanità e alla medicina con atteggiamento ideologico e politico, ma solo con un atteggiamento scientifico. Lascerei quindi al medico la decisione su cosa fare rispetto allo stato di salute di un individuo».
ContiamoCi! e il sindacato Di.Co.Si. ContiamoCi! chiedono le dimissioni del presidente della FNOMCeO dr. Filippo Anelli, che non li rappresenta.
Chiedono al Governo e al Presidente del Consiglio on. Giorgia Meloni di intervenire a sostegno dei medici liberi, dediti a operare in scienza e coscienza scevri da conflitti di interesse, e costretti invece a sperimentare ogni giorno nel proprio lavoro una antiscientifica e disumana cappa di oppressione.
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